Cos’é l’alimentazione e cosa sono gli alimenti

Cos’é l’alimentazione e cosa sono gli alimenti

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Cos’é la VERA alimentazione? E cosa gli alimenti? E voi vi alimentate o mangiate?

Gli alimenti sono tutte quelle sostanze necessarie e utili per la costituzione del corpo (come nella crescita), per la guarigione, per i processi riparativi che sostengono la vita, per il compimento dei fini metabolici. Gli alimenti originano sufficiente energia e fungono da carburante per il mantenimento della temperatura corporea.

Il corpo umano è formato da circa 125 miliardi di cellule (togli o metti alcuni miliardi), 100.000 sono le proteine sintetizzate nel corpo e sette sono i milioni di nuovi globuli rossi prodotti ogni secondo che viviamo. La materia prima dalla quale sono create sono gli alimenti. L’alimentazione è l’assunzione di tali elementi. È chiaro che piú l’alimentazione alimenta i suddetti processi, piú la salute é migliore. Il nostro obiettivo dovrebbe essere una salute vibrante, con tanta energia fisica e mentale.

Non tutte le piante del regno vegetale sono adatte al consumo dell’uomo, ma l’essere umano è fisiologicamente strutturato ad accettare una grande varietá di prodotti vegetali come alimenti. L’uomo non puó mangiare la terra e sopravvivere; non puó ingerire minerali inorganici e sviluppare un corpo in forma; non puó mangiare prodotti putrefattivi e vivere una vita lunga e sana; non puó mangiare alimenti ai quali non è ben adattato come carne e suoi prodotti derivati, anche se cotti “alla perfezione” (anzi, probabilmente ancora meno in questo caso) e sperare in una vita in perfetta salute. Deve mangiare cibi che sono stati disegnati esattamente per i suoi prerequisiti strutturali e funzionali e mangiarli senza alterazioni, cosí come la Natura li offre. Questa è l’alimentazione adatta per il re e per il senzatetto, per il bambino e per l’adulto.

Cucinare il cibo lo modifica, il calore lo rende meno accettabile al meccanismo digestivo provvisto all’uomo. Questo cibo è rovinato, cambiato al suo livello molecolare e l’uomo non puó approfittarne idealmente. Quando lo consuma in risposta ad un mero piacere gustativo, dettato da una perversione del palato, deve cedere in qualche misura del suo proprio benessere. Il guadagno é un piacere momentaneo. Le proteine coagulano, sono fuse e s’induriscono, e gli aminoacidi diventano “denaturati”, rovinati, inutilizzabili quindi dal corpo; i carboidrati (amidi e zuccheri) sono parzialmente o interamente caramellizzati, ossia si fondono diventando indigeribili e tossici; i grassi si trasformano in molecole cancerogene quando esposti al calore (l’olio d’oliva è cosí sensibile che anche ad una temperatura di 30° inizia una trasformazione molecolare, per questo deve trovarsi in bottiglie di vetro scuro e riposto in un luogo oscuro e secco); i minerali ritornano al loro stato inorganico e le vitamine sono interamente o parzialmente distrutte; il calore distrugge gli enzimi giá ad una temperatura di 44° e senza di questi le cellule e i tessuti non possono nutrirsi e rigenerarsi.

Quindi puó essere un pezzo di carne considerato un alimento? E le uova? La pasta? Il pane? La torta della nonna? No, peró alla luce di questo, quant’è facile nella nostra societá occidentale avere un’alimentazione decente? La probabilitá di incontrare persone che si alimentano nel vero senso della parola è bassa – se non quasi nulla. Io personalmente non mi alimento esclusivamente con i cibi che ritengo i piú salutari, e sinceramente non ho incontrato molte persone che sono riuscite a perpetrare questo tipo di dieta. Sí magari per un anno, due anni, magari anche 10 anni. Ma sono sempre tornati, ciascuno nella propria maniera e percentuale, a cibi non “perfetti”. C’é una bella differenza tra reale e ideale, peró per lo meno istituire le basi di cosa sia veramente sano e ottimale per l’uomo e cosa no è un’idea sulla quale riflettere e sperimentare. E poi da lí si puó decidere e fare delle considerazioni personali coscienti, trovare la giusta via che funzioni per l’individuo e non perpetrare l’inganno. Avere la possibilitá di scelta e decidere da soli se ne vale la pena mangiare un determinato cibo o no, se quel cibo ci alimenta davvero, oppure va a deteriorare l’equilibrio di questa magnificente macchina che è il corpo umano.

Gli alimenti crudi, come la frutta fresca ed essiccata, verdure crude, la frutta secca e alcuni semi sono facilmente digeribili dal nostro organismo, i loro valori nutritivi sono completi, rimangono intatti e sono facilmente assimilabili e trasportabili. Questi sono i veri alimenti che dovrebbero stare alla base della nostra dieta, e per dieta intendo ció che mangiamo nel corso della nostra vita.

“Ma a me piace mangiare la carne, il salame, le costicine, i panini, le pizzette, la briosche, la pastasciutta, la salsa di pomodoro…”. Beh, almeno abbiamo la possibilitá di scelta. Vogliamo accontentarci di meno, quando l’ottimale è meglio? La qualitá del nostro corpo è in diretta relazione con la qualitá del cibo che ingeriamo. Pensateci su 🙂

Un voto per il tuo parere:

15 COMMENTI

      • Se non ricordo male, Giobbe Covatta su un suo libro scrisse “Se noi siamo quello che mangiano… se proprio devo scegliere… preferisco essere un maiale che un carciofo” XD
        Scherzi a parte, un post interessante. Però mi viene quasi da pensare… perché le cose meno salutari sono sempre le più buone? Devo cominciare a fare amicizia con le verdure… ^^”

         
        • Purtroppo siamo davvero stati perversi fin da piccoli con tutto questo cibo cotto, pieno di sale e spezie. Peró non posso che simpatizzare con la tua posizione 😉 Alla fin fine peró le verdure sono buonissime…ma ancora di piú: la fruttaaaa!! 😀

           
  1. Stupendo post. La cosa che reputo fastidiosa nel web è che è pieno di portatori di verità assolute. Questo post, pur dando notevoli basi scientifiche e quindi inconfutabili, pone dei dubbi e stimola alla riflessione. Per mangiare sempre più col cervello più che con la pancia.
    Grazie.

     
    • Hihi, grazie Mauro per questo bel commento! Quello che mi preme é essere reale. Le mie riflessioni si basano sí sulle prove scientifiche, ma anche sul comun buon senso e sul mio istinto. Cosí magari oltre che mangiare col cervello, mangiamo anche con il cuore e con l’anima 🙂

       
  2. Sottoscrivo in pieno il commento di Mauro R: quello che mi piace dei tuoi articoli è che suscitano riflessioni di buon senso, lasciando piena libertà al lettore di decidere, senza sentenziare giudizi.
    Io, pur non essendo vegetariana o vegana, è da un po’ che mangio quasi esclusivamente frutta, verdura e semi… ieri, però, dopo un pranzo onnivoro al ristorante, sebbene io mi sia assolutamente contenuta nelle porzioni e abbia mangiato soltanto frutta a colazione e cena, ho rilevato un’incredibile ritenzione… mi sto cominciando a chiedere se una scelta non definitiva come la mia possa creare uno stress ancora maggiore al corpo, visto che una tantum si vede arrivare del cibo al quale non è più abituato, magari cucinato in modo più sofisticato, con più sale e condimenti…

     
    • Ciao e grazie per questo tuo commento. Sí, alla fin fine siamo tutti liberi di scegliere 🙂 Se il tuo stomaco é ormai stato abituato a pasti di frutta, verdure e semi é normale che tu ti senta “scomoda” dopo un pasto a base di carne o pesce, specialmente se mal combinato (ad esempio con delle patate). É normale perché il corpo si adatta a ció che mangia abitualmente e la composizione chimica dei succhi gastrici é in grado di modificarsi leggermente. Peró credo anche che quando basiamo la nostra dieta su alimenti salutari come la tua, poi il corpo riesce meglio a fare i conti con i pasti piú pesanti e a disintossicarsi piú prontamente. Il fatto che le persone che seguono una dieta convenzionale e non risentano di questi disagi non vuol dire che gli faccia bene quello che mangiano, semplicemente sono continuamente stimolati (da sale, spezie, acido urico, caffeina, alcool ecc) e il corpo si é rassegnato a mettere le varie tossine da parte.

       
  3. ho letto abbastanza attentamente le cose che scrivi, sia come nutrizionista che come igienista anche se ancora non ti definisci tale ma un indirizzo ce l’hai già abbastanza definito… Tutto sommato è da lodare la tua voglia di uscire fuori da stereotipi incancreniti della oramai vecchia e superata cultura alimentare tanto sopravvalutata impropriamente… E di questo te ne rendo atto e tanto di cappello per l’impegno… Ti do atto anche che non radicalizzi mai le tue idee e lasci ampio spazio alle scelte personali di tutti limitandoti a descrivere le proprietà del cibo e l’eventuale salubrità per l’organismo di certi alimenti e la pericolosità di altri…. Ebbene, sei entrata in campo minato, e malgrado tu lo abbia cosparso di fiori, purtroppo la sua pericolosità rimane assoluta…. Tutta l’umanità soffre dei più terribili mali a causa di una vita non conforme alla natura umana sia dal punto di vista igienico, alimentare, o di pensiero. C’è una ricerca spasmodica per trovare una soluzione a questo e le ricette si sprecano siano esse di carattere alimentare, sportivo, meditativo…. In questo ambito il tuo lavoro si inserisce perfettamente… Ebbene, ho visto più persona distruggersi nel corpo e nello spirito seguendo percorsi fai da te prendendo un pò di qua e un pò di la le verità di turno poi abbandonate dopo tempi più o meno lunghi, per poi arrivare ad avere meno certezze di prima, che quelle persone che hanno continuato a vivere una vita pur con una alimentazione sbagliata, ma parchi nel mangiare e con una vità realizzata dal punto di vista umano e sociale. Se dici che la frutta fa bene stai dicendo una verità assoluta, ma lo puoi dire per te, perché se lo dici ad un organismo che non conosci non puoi sapere gli effetti che può provocare, e per effetti intendo le eliminazioni di un corpo malato mentre rigetta tossine sotto le più svariate e a volte violente forme.. Se sei in grado di condurre per mano una persona nel suo percorso di disintossicazione e rigenerazione, fallo e seguila amorevolmente passo passo in quel terribile cammino che porta alla guarigione, ma devi essere consapevole di saperlo fare fino alla fine, altrimenti, e te lo dico con tanta dolcezza e con tanta serietà, astieniti da dare consigli che non sai dove il vento li porterà…

     
    • Caro Fulvio, sono d’accordo con ció che scrivi, nessuno dovrebbe intraprendere un digiuno prolungato, a meno che non si trovi sotto la supervisione di un professionista, in un centro appropriato. Sono anche d’accordo che un po’ di conoscenza personale possa essere pericolosa e a volte creare confusione, come quando ti danno una macchina, c’é sempre la possibilitá di fare un incidente, ma bisogna smettere di guidare? Per questo amo l’igienismo, perché si ammette che siamo ancora all’asilo per quanto riguarda la conoscenza del corpo umano e proprio per questo si lascia il lavoro di “dottore” all’innata abilitá del corpo, essendo questo una meravigliosa macchina divina. Personalmente ho notato negli anni come le persone che mi stanno attorno, le persone che piú amo sono state giocate e hanno sofferto per colpa della medicina tradizionale e anche quel poco di conoscenza che ho/abbiamo acquisito abbia fatto miracoli e migliorato la nostra vita.
      Ma proibire la conoscenza solo per paura che le persone si possano far male non puó essere il vero modo di procedere avanti in quest’era dell’informazione. Le persone hanno bisogno della libertá di scelta.
      Comunque, mi sono sentita lusingata dalle tue parole. Grazie per questo commento.

       
  4. E’ vero che l’olio di oliva forma una patina nell’intestino che impedisce alle sostanze di essere assorbite?

     
    • Ciao Marco! In generale i grassi hanno questa proprietà…. è sempre meglio consumare i prodotti nel loro stato integro.
      (Però non ti nascondo che un po’ d’olio d’oliva lo utilizzo anch’io 😉 )

       

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